29 listopada 2021 /FP | Family News Service
August Józef Hlond (1881-1948) – Sacerdote cattolico romano, Arcivescovo di Gniezno e Poznań, successivamente Arcivescovo di Gniezno e Varsavia, Primate di Polonia,
Cardinale, venerabile Servo di Dio.
Dopo la sua ordinazione, don August Józef fu stato nominato educatore nel rifugio per giovani intitolato al principe Aleksander Lubomirski a Cracovia. Assunse l’incarico il 24 ottobre 1905 e lo mantenne per due anni. A quel tempo, era uditore presso la Facoltà di Filologia dell’Università Jagellonica e raccolse materiali per la biografia del principe August Czartoryski. Nel 1907 divenne superiore della casa salesiana di Przemyśl. Continuò i suoi studi – iniziati a Cracovia – presso l’Università di Lviv. Inoltre, insegnò catechesi in due scuole e tenne lezioni di teoria dell’armonia nella scuola organistica diocesana. Pubblicò anche un suo libro di testo in questo campo. A Przemyśl si prese cura pastorale delle suore Albertine, delle Benedettine e delle Suore del Sacro Cuore. Scrisse articoli per giornali locali. Nel 1909 lasciò Przemyśl e si recò a Vienna, dove assunse l’incarico di direttore della casa salesiana. L’ubicazione di questa istituzione era difficile per ragioni politiche e materiali. Don Hlond si occupò della ristrutturazione necessaria alla casa della congregazione, della liquidazione dei debiti e della supervisione del funzionamento del ginnasio. Organizzò una mensa per i giovani, dove furono serviti un totale di 44.920 pasti. Cercò l’approvazione dei Salesiani del territorio della monarchia austro-ungarica, che avvenne il 27 giugno 1912. Nel 1916 entrò a far parte del Consiglio Ispettoriale e nel 1919, quando venne costituita l’Ispettoria salesiana austro-ungarica-tedesca, ne diventò il primo Ispettore. Ricoprì questa carica dal 1° dicembre 1919 al 7 novembre 1922. A quel tempo risiedeva a Vienna e sovrintendeva a 16 centri salesiani.
L’origine slesiana di don August Józef e la buona conoscenza delle relazioni polacco-tedesche furono decisive perché Papa Pio XI il 7 novembre 1922 lo nominasse amministratore dell’amministratura apostolica dell’Alta Slesia, separata dalla diocesi di Breslavia e parte dello Stato Polacco. Arrivò a Katowice, sede dell’amministrazione, il 17 dicembre di quell’anno. Fin dall’inizio del suo governo si dimostrò un efficiente organizzatore della vita religiosa. Era un difensore intransigente della ragion di Stato polacca in Slesia. Come organizzatore delle strutture ecclesiastiche, istituì una curia, un tribunale ecclesiastico e il Consiglio dei Consiglieri Diocesani. Iniziò la costruzione della cattedrale e dell’edificio della curia. Dopo aver acquistato il terreno a Cracovia, iniziò a costruire l’edificio del seminario teologico slesiano in modo che i chierici della Slesia potessero beneficiare delle lezioni presso la Facoltà di Teologia dell’Università Jagellonica. Acquistò una tenuta a Kokoszyce per i ritiri spirituali; con il sostegno di don Józef Gawlina organizzò incontri di cattolici della Slesia a Królewska Huta (1923) e Katowice (1924). Nel 1923 fondò il settimanale cattolico “Gość Niedzielny” (Ospite della Domenica) e diede vita alla Tipografia e Libreria di S. Jacek. A causa della crisi che si andava diffondendo e della crescente disoccupazione, si dedicò all’attività caritativa. Nel 1924 istituì il Segretariato della Carità Diocesana e il Comitato di Soccorso della Slesia e fondò la Lega Cattolica, che si sviluppò in quattro colonne (rami): padri, madri, ragazzi e ragazze. Nel 1925 guidò a Roma il pellegrinaggio giubilare del popolo della Slesia. Organizzò la solenne incoronazione dell’immagine della Vergine Maria a Piekary Śląskie, che fu realizzata il 15 agosto 1925 dal Nunzio Apostolico Laureo Lauri. Nello stesso anno fu eretta la diocesi di Katowice, e S. Pio XI lo nominò Vescovo Ordinario. La nomina del 14 dicembre 1925 fu preceduta il 17 novembre dall’acquisizione da parte di Mons. Hlond della giurisdizione ecclesiastica su Cieszyn Śląski, che fu incorporata nei confini della diocesi della Slesia.
Ricevette il Sacro Ordine Episcopale il 3 gennaio 1926 a Katowice dal card. Aleksander Kakowski. I co-consacranti furono: Anatol Nowak, vescovo di Przemyśl, e Stanisław Łukomski, vescovo ausiliare di Poznań. Come Vescovo della Slesia, Mons. Hlond continuò il suo precedente lavoro amministrativo e organizzativo. Nel gennaio 1926 istituì il capitolo della cattedrale. Fondò „Notizie diocesane” come ufficiale organo della curia in sostituzione del precedente „Regolamento dell’amministrazione della Slesia polacca”. Svolse le visite canoniche nelle parrocchie, ma entrò in conflitto con i cattolici tedeschi, che lo accusarono di un trattamento ingiusto. I sacerdoti polacchi si schierarono a favore del vescovo della Slesia, preparando una risoluzione speciale su questo argomento.
Il 24 giugno 1926 Pio XI lo nominò Arcivescovo di Gniezno e Poznań e Primate di Polonia. La nomina fu accolta positivamente dalla società dei territori della Grande Polonia, sebbene in precedenza si contasse sulla possibilità di altre candidature: Mons. S. Łukomski, Mons. Henryk Przeździecki e i religiosi padre Jacek Woroniecki (domenicano) e Stanisław Sopuch (gesuita). Decisiva sulla scelta di Mons. Hlond fu la sua natura apolitica. L’Arcivescovo di Gniezno e Poznań prese possesso di entrambe le Arcidiocesi il 2 ottobre 1926 dal plenipotenziario, don Stanislaw Janasik. In breve tempo fece personalmente ingresso in entrambe le cattedrali di Gniezno (il 10 ottobre) e di Poznań (il 17 ottobre). Pochi mesi dopo, il 20 giugno 1927, Pio XI elevò l’Arcivescovo Hlond alla dignità di cardinale presbitero e ricevette la berretta cardinalizia in Vaticano, nella Cappella Sistina, il 22 dicembre, mentre il 15 gennaio 1928 prese possesso della chiesa romana a lui assegnata, dal titolo di Santa Maria della Pace.
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